Pensavi che il matrimonio tra i tuoi zii fosse un disastro perché litigano sempre? L’eroe dei due mondi non se la passò tanto meglio, o forse sì, ma è tutto relativo. Si racconta, infatti, che il suo matrimonio con Giuseppina Raimondi sia durato solo un’ora.
Peppe Garibaldi lo sciupafemmine
Bene, tutti sappiamo chi è Giuseppe Garibaldi. Sì, è proprio quell’uomo che tuo zio, sempre ubriaco, accusa di aver rovinato il Sud Italia. È, infatti, grazie a Peppe se recentemente Alessandro Siani ha avuto una certa fortuna con i film Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord.
Il suo soprannome fu «eroe dei due Mondi» per le imprese che fece durante la sua vita tra l’Europa e l’America Latina; mentre si dedicava ad aiutare i popoli a liberarsi, era solito avere anche intrallazzi con diverse donne. Probabilmente sarebbe più consono chiamarlo l’eroe dongiovanni.

La prima moglie: Anita
Correva l’anno 1839 e il nostro eroe, con una posa drammatica, puntava il cannocchiale dal ponte dell’Itaparica verso Laguna, cittadella marittima in Brasile. Peppe si trovava lì per combattere insieme ai ribelli contro l’impero del Brasile, i quali volevano ottenere l’indipendenza per creare la Repubblica Riograndense. Mentre scrutava l’orizzonte, notò una donna: Ana Maria de Jesus Ribeiro, solo per gli amici affettuosi Anita. La giovane pulzella era però già sposata; tuttavia, si sa che gli italiani sono dei latin lover, il nostro Giuseppe non si arrese e tentò di conquistarla. Anita, affascinata dai suoi baffi, lasciò quindi il marito.

Anita, oltre a rubare il cuore di Giuseppe, gli insegnò qualcosa di ancora più prezioso: a cavalcare. Sì, perché il leggendario eroe era un agilissimo marinaio ma non sapeva come fosse fatto un cavallo. Dunque, la donna lo trasformò in un centauro da battaglia, mentre lui, galante e pratico, le insegnò i segreti della vita militare. E vissero armati e contenti (più o meno).
Nel 1848 la coppia decise di lasciare l’America e fu Anita a partire per prima, con figli e bagagli. Peppe, buontempone, partì dopo, con uno stuolo di amici con sé: 70 legionari pronti a combattere per la causa: era scoppiata la prima guerra d’indipendenza in Italia.

La povera Anita però, si ammalò di malaria, e nonostante gli sforzi da parte dei medici morì in una fattoria vicino Ravenna nel 1849. La sua idea di darle una “degna sepoltura” si tradusse, per necessità, in una buca scavata frettolosamente. Le cause della morte di Anita alimentarono accuse da parte di detrattori di Garibaldi. Come si direbbe a Napoli, cornuto (in senso figurato) e mazziato.

Morto un papa se ne fa un altro
Sullo sfondo del Risorgimento Italiano, tra la fuga dal fallimento della Repubblica romana, la seconda guerra d’indipendenza e prima di guidare la spedizione dei Mille, Peppe riuscì a trovare di nuovo il tempo per dedicarsi all’amore.

La prima volta che Giuseppe Garibaldi vide Giuseppina Raimondi, pensò di aver avuto una visione: era il 1859, nel bel mezzo della Seconda guerra d’Indipendenza. Un calesse sfrecciò verso di lui; alla guida c’era lei: la marchesina Giuseppina, figlia di un patriota italiano, il marchese Raimondi. Appena diciottenne, ma con un carattere forte che ricordava Anita (solo meno cavalli e più nobiltà). La giovane, senza un briciolo di paura, si precipitava ad avvisarlo che gli austriaci stavano per invadere Como.

Giuseppina non era una qualunque: contrabbandava armi e messaggi tra la Svizzera e i patrioti lombardi con la stessa nonchalance con cui le sue coetanee si occupavano del ricamo e di figliare. Garibaldi, ospite nella villa dei Raimondi dopo una caduta da cavallo che lo mise temporaneamente fuori combattimento, iniziò a frequentarla… e finì per innamorarsene.
Decise quindi di confessare il suo amore, e di aver avuto anche da poco una relazione con una domestica dando alla luce una pargoletta. Giuseppina fece la profumiera per qualche mese, ma alla fine non riuscì a resistere a quell’uomo, che poteva praticamente essere suo padre.

Le nozze del cornuto
Il 24 gennaio del 1860, senza aspettare oltre, i due amanti convolarono a nozze. Ma le sorprese sarebbero arrivate solo successivamente… dopo aver pronunciato il fatidico sì, usciti dalla chiesa, l’eroe ebbe come regalo di nozze non richiesto un bigliettino.
Giuseppe avrebbe probabilmente preferito una bella busta, e invece in dono ebbe l’amara verità: era un grandissimo cornuto. Durante il breve periodo del fidanzamento, e anche prima del matrimonio, Giuseppina era stata con altri uomini. Garibaldi, che certo non brillava per pazienza, la interrogò immediatamente, e lei ammise di avere una tresca con Luigi Caroli, un ufficiale.

Garibaldi esplose di rabbia e, senza pensarci due volte, la ripudiò sul posto. Neanche dopo, quando Giuseppina si presentò a Caprera per tentare una riconciliazione (mentre lui si stava riprendendo da una ferita al piede), Giuseppe accettò di vederla.
Un finale tragico
Il povero Caroli, messo al bando dai garibaldini e probabilmente tormentato dai sensi di colpa, decise di redimersi combattendo per l’indipendenza della Polonia. Purtroppo, finì catturato dai russi e morì in Siberia, ancora innamorato di Giuseppina.

Giuseppina partorì un bambino che, sfortunatamente, nacque senza vita. Il povero cornuto, ferito profondamente nell’orgoglio, però, riuscì a ottenere il divorzio solo nel 1879, quasi vent’anni dopo dallo scandalo.
La marchesa tirò a campare fino al 1918, sopravvivendo all’eroe cornuto e lasciando un’ultima perla in una lettera: una diciottenne poteva di certo avere degli amanti, ma sul matrimonio decideva sempre il papà. Forse il marchese Raimondi aveva un po’ esagerato con la sua autorità paterna? Mistero. Una cosa è certa: il marchese fu suocero di Garibaldi manco per il tempo di tagliare la torta.

Fonti:
- G. Garibaldi, Memorie autobiografiche, Giunti editore, 2011.
- J. White, Vita di Garibaldi 1807-1860, vol. 1, Res Gestae, 2014.
2025-03-16
Sono fuori di testa ho rapito Aldo Moro
Nel febbraio 2021 Damiano (non più dei Måneskin) cantava (più o meno) queste…
2025-03-04
Esorcismi a Carnevale
Il Carnevale è molto più di una festa: è il mondo che perde se stesso per…
2025-01-06
La Befana è un essere demoniaco
La Befana, in termini antropologici, è molto più che una vecchia che fa alzare…
2024-12-23
Buon compleanno Gesù!
Per il suo... compleanno, ricostruiamo storicamente la vita di Gesù Cristo:…
2024-12-16
Natale con Stalin: da Troskij a Christian de Sica
Che collegamento ci può essere tra Iosif Stalin, l'assassinio di Lev Troskij...…
2024-11-27
Alfred Nobel: il più grande paraculo della storia
Il Premio Nobel: altissimo riconoscimento accademico, nasce dal tentativo di…
2024-11-14
Alla fine, che cos’è l’antropologia?
Da Tylor a Parthenope l’antropologia è uno degli underdog del sapere.…