Chi avrebbe mai immaginato che un gatto su una barca potesse arrivare fino agli Oscar? Eppure, Flow – Un mondo da salvare, il film d’animazione del regista lettone Gints Zilbalodis, ha fatto proprio questo: ha conquistato il pubblico, la critica e, infine, anche l’Academy, aggiudicandosi l’ambita statuetta per il Miglior film d’animazione agli Oscar 2025.
La concorrenza: quando il gatto batte le emozioni (e i robot)
La vittoria di Flow è stata ancora più sorprendente considerando la concorrenza. Tra i contendenti per il Miglior film d’animazione c’era Inside Out 2, la travolgente incursione nelle emozioni di casa Pixar, pronta a catturare l’attenzione di grandi e piccini (e anche a catturare lo spazio nelle sale considerando la sua permanenza nei cinema).

Il robot solitario di Chris Sanders, con la sua storia di un androide alla ricerca di un’identità, aveva un appeal fantascientifico e toccante. Non meno notevole era Wallace e Gromit – Le piume della vendetta, con il suo umorismo britannico, e Memoir of a Snail di Adam Elliot, che incantava con il suo stile artigianale e le piccole, dolci riflessioni. Ma, alla fine, nessuna di queste proposte è riuscita a fermare la determinazione di un gatto naufrago.
Un successo travolgente (come l'inondazione del film)

La giuria non ha avuto dubbi, ma anche gli spettatori hanno trovato in questo viaggio acquatico una narrazione che parla a tutti, a ogni età. Chi non si sentirebbe un po’ come un gatto che cerca di non affogare nel caos della vita?
In un mondo in cui gli esseri umani sono misteriosamente spariti (e menomale), una catastrofica inondazione costringe un gatto solitario a salire su una barca. Ma non sarà un viaggio solitario: a bordo ci sono animali bizzarri e adorabili con cui dovrà affrontare pericoli e scoprire che l’unione fa la forza (sì, anche tra specie diverse).

Tra paesaggi mozzafiato e situazioni surreali, il film porta con sé un messaggio ecologista, ma senza sermoni noiosi. La collaborazione è fondamentale, e il nostro legame con la natura è più fragile di quanto pensiamo, si va così creando una vera e propria odissea felina.
Il risultato che Blender non ti ha detto di poter ottenere
Oltre a una trama che ti strappa, Flow è anche un capolavoro tecnico che merita la standing ovation. L’animazione, una fusione perfetta tra tradizione e innovazione, dà vita a un paesaggio acquatico che ti fa venire voglia di farci un tuffo. I colori brillanti e le linee pulite dei personaggi offrono un contrasto visivo spettacolare con la tematica ecologica del film, come un paesaggio marino che sfida la bellezza della realtà stessa.
La regia di Gints Zilbalodis non solo ti cattura nel mondo di Flow, ma riesce anche a mischiare il realismo dei paesaggi naturali con l’immaginazione degli animali. E per farlo, Zilbalodis ha scelto un alleato inaspettato: Blender, un software che non solo è gratuito, ma fa miracoli. Certo, quando si pensa a un film animato così impeccabile, non ti aspetti che sia stato realizzato con un programma che ti permette di modellare anche il tuo cane in 3D.
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