BAMBINI DA LABORATORIO

He Jiankui è un biofisico cinese particolarmente attivo nel campo della genetica. Tra i suoi esperimenti più controversi figura la modifica genetica di tre embrioni umani — oggi bambini (presumibilmente vaccinati) — attraverso la tecnica CRISPR-Cas9.

Il tempo passa e le tecnologie diventano sempre più avanzate. Se pensiamo solo a dieci anni fa, quante cose possiamo dire che siano cambiate? Quante malattie possiamo curare oggi rispetto al passato? Ma soprattutto, siamo davvero sicuri che questa corsa contro il tempo, intrapresa dalla comunità scientifica, ci permetta di mantenere il controllo su tecnologie così potenti?

Purtroppo, questi esperimenti non sono stati condotti in maniera perfettamente legale, e nessuna commissione etica li aveva approvati. Tuttavia, è interessante comprendere come siano stati realizzati e se abbiano avuto un impatto rilevante sulla vita dei bambini coinvolti.

La CRISPR (acronimo di un nome molto tecnico che vi risparmio) è una tecnologia che permette di modificare il DNA, una sorta di “macchina molecolare” capace di riscrivere i tratti genetici di un organismo. Ma come funziona?

Il DNA è scritto con un alfabeto di quattro lettere — adenina (A), timina (T), guanina (G) e citosina (C) — le cosiddette basi azotate. Basta modificare anche una sola di queste lettere per cambiare l’intera informazione genetica.

La CRISPR sfrutta proprio questa logica: taglia una specifica base e la sostituisce con un’altra, riscrivendo così il “codice”. Immaginiamo, per esempio, che il codice genetico per i capelli neri sia “ATC” e quello per i capelli biondi sia “AGC”. Se hai il primo ma desideri il secondo, CRISPR può sostituire la “T” con una “G”, cambiando l’aspetto fisico.

Al di là delle applicazioni estetiche, questa tecnologia può avere implicazioni cruciali nella cura di malattie genetiche rare. Nel caso della progeria, ad esempio, una singola base alterata provoca un invecchiamento precoce; correggerla potrebbe cambiare il destino del paziente. Ma si tratta di una tecnologia nuovissima e molto delicata: gli effetti a lungo termine sull’uomo sono ancora largamente sconosciuti.

Nel 2018, He Jiankui decise che era arrivato il momento di testare CRISPR sugli embrioni umani. L’obiettivo era quello di disattivare il gene CCR5, rendendo i futuri bambini resistenti al virus dell’HIV, che si lega proprio a quel recettore per infettare le cellule.

Il primo esperimento fu condotto su due gemelle, chiamate Lulu e Nana, delle quali oggi conosciamo almeno parzialmente le condizioni di salute e le modifiche genetiche effettuate. L’anno successivo, la stessa procedura fu ripetuta su un’altra bambina, Amy. Di lei, però, si sa pochissimo: non conosciamo l’anno di nascita, lo stato di salute attuale né l’efficacia delle modifiche genetiche.

Questo esperimento, tanto ambizioso quanto controverso, costò caro a He Jiankui, che fu condannato a tre anni di reclusione per pratiche mediche illegali e falsificazione di documenti clinici.

Attualmente, Lulu e Nana hanno circa sei anni e, secondo quanto dichiarato da He, sarebbero in buona salute. Il biofisico ha affermato di essere ancora in contatto con le famiglie, ma non ha divulgato ulteriori dettagli per rispetto della privacy.

In realtà, però, la questione è più complessa. Studi successivi condotti dall’Università della California, Berkeley, hanno rivelato che la modifica del gene CCR5 può comportare effetti collaterali gravi. Sembra infatti che individui con entrambe le copie del gene mutate — come le bambine trattate da He — presentino un rischio maggiore di morte prematura (tra i 41 e i 74 anni), oltre a una maggiore vulnerabilità all’influenza e al virus del Nilo occidentale.

Il caso di He Jiankui non è solo una pagina controversa nella storia della genetica: è un campanello d’allarme. La scienza ci offre strumenti potenti, ma è la coscienza etica a doverne guidare l’uso. Senza un chiaro confine tra ciò che è possibile e ciò che è giusto, rischiamo di trasformare l’essere umano in un esperimento permanente.

Come ammoniva lo scrittore Aldous Huxley, autore di Il mondo nuovo: “La scienza è una buona serva, ma una cattiva padrona.”

Il progresso non deve diventare un laboratorio privo di regole, altrimenti rischiamo di perdere di vista l’essenza stessa dell’umanità.

1. Cyranoski, D. (2019). The CRISPR-baby scandal: what’s next for human gene-editing. Nature, 566(7745), 440–442. 
2. Lander, E. S., et al. (2019). Adopt a moratorium on heritable genome editing. Nature.
3. Regalado, A. (2018). EXCLUSIVE: Chinese scientists are creating CRISPR babies. MIT Technology Review. 
4. University of California, Berkeley. (2019). Scientists warn of potential negative effects of CCR5 gene editing. 
5. Huxley, A. (1932). Brave New World. Chatto & Windus.