Tra pochi giorni è San Valentino… inutile fare finta di niente. E, come se non bastassero cuori e cioccolatini che invadono i social e le vetrine dei negozi, arriva anche Collacultura a ricordarvelo.

Tranquilli: non ci siamo trasformati per l’occasione in una rubrica per cercare un partner; e se vi state domandando cosa c’entra la ricerca dell’amore con il crimine, leggete quanto segue perché sulle romance scam (o truffe romantiche) c’è molto di cui parlare.

Un po' di “storia” prima delle storie

Se nel gruppo di amici, tra i colleghi e i compagni di università si sono esaurite le opzioni possibili, se si ha voglia di allargare un po’ il proprio giro di conoscenze o anche solo curiosare per leggerezza, le dating app hanno aperto la vita sentimentale ed amicale ad infinite possibilità… ma ahimè anche a problemi per tutte le età e per tutte le tasche, a volte purtroppo ben peggiori di un “match” mancato o di un rifiuto per un secondo appuntamento (quando ci si incontra dal vivo almeno una volta se, piccolo spoiler, succede…).

Tra le più diffuse e note app per incontri, tanto per fare un esempio, regna Tinder (“esca”, per l’appunto): lanciata nel 2012 e che già nel 2014 registrava oltre 1 milione di swipe al giorno, ossia un movimento di “strisciata” che fa l’utente per scegliere tra le foto degli altri iscritti.

Ecco, quindi, che tra un’immagine e l’altra, insieme alle informazioni in bio di un particolare profilo, qualcuna cattura il nostro interesse e, se il like è reciproco, scatta il match.

Perdersi... tra le dating app

Ma tu chi sei?

Con oltre 50 milioni di utenti, non è difficile imbattersi nel famoso catfishing. Fenomeno così diffuso che, qualche anno fa, fu realizzato sul tema un docu-reality statunitense di grande successo (non stiamo purtroppo parlando letteralmente del “pescegatto” ma di altri tipi di predatori).

Catfish è colui o colei (o, altro spoiler, coloro!) che crea identità fittizie sui social network per intrattenere vere e proprie relazioni virtuali con persone che credono che l’adescatore sia effettivamente chi racconta di essere. Per ogni catfish c’è almeno una vittima disposta a crederlo vero e a non notare incongruenze o vaghezze.

Ma come è possibile che l’inganno sortisca il suo effetto? Semplice la risposta, meno semplice la gestione del coinvolgimento emotivo. I catfish fanno leva sulle insicurezze e le fragilità del proprio interlocutore mettendolo davanti ad attenzioni e complimenti, rispetto ai quali la vittima si sente vulnerabile e dipendente. Questa, infatti, mettendo a tacere possibili dubbi per far perdurare il più a lungo possibile lo stato di benessere, finisce col sigillare un patto implicito di “piacere” con il simulatore.

Il docu-reality Catfish False Identità

Se l'inganno arriva fino al portafoglio

Se il catfishing non si conclude sempre con un danno economico, è comunque la prima condizione necessaria affinché si realizzi una truffa (come se non bastasse l’amarezza di scoprire che stai mettendo i tuoi segreti nelle mani di un ingannatore).

Le romance scam si basano infatti anch’esse su un trucco di fiducia: fingere intenzioni romantiche nei confronti della vittima per guadagnare l’affetto ma con il fine di estorcerle denaro.

Dopo aver individuato accuratamente la preda “il pescegatto” sceglie accuratamente le parole da usare e le domande da porre, utilizzando un bombardamento di attenzioni che porta alla creazione di un rapporto di confidenza, fiducia e dipendenza. Ed è proprio quando queste si instaurano, che il truffatore rivolge una richiesta di denaro (o inducendo la vittima a proporsi spontaneamente) motivandola con spiegazioni apparentemente plausibili o caratterizzate da una certa urgenza o gravità.

Il love bombing, unito alla manipolazione e al fatto di trovarsi finalmente davanti all’incarnazione dei nostri sogni (meglio dire “profilo” più che altro), possono indurre l’innamorato, pur senza incontrarsi mai di persona, a spendere fino all’ultimo centesimo e rovinarsi la vita (si,  perché se per i danni materiali si può stabilire un proprio “piano di rientro”,  per quelli emotivi e psicologici la calcolatrice non è sufficiente).

Se si è così sciocchi da farsi imbrogliare...

Lo so, tutto questo potrebbe apparirvi come follia ma trincerarsi dietro un “come si fa ad essere così ingenui?” non cambia la realtà dei fatti e fa cadere nell’errore che noi non potremmo mai subire certe manipolazioni.  Attenzione allora perché la vita a volte sorprende.

Molto spesso dietro la tastiera a chiederci denaro non ci sono lupi solitari improvvisati con approcci goffi che scappano al primo “no” e la faccenda si fa particolarmente seria: nella maggior parte dei casi, infatti, le truffe romantiche sono pilotate e realizzate da vere e proprie organizzazioni criminali con risorse, mezzi illimitati e una rete di subordinati che chattano senza interruzione, contemporaneamente con centinaia di prede, e ben consapevoli di ogni mossa.

Si pensa sempre inoltre che le vittime del catfishing e della romance scam siano persone senza una vita sociale, di bassa cultura o vicini alla terza età: ma la cronaca viene in “soccorso” a toglierci questa illusione. Roberto Cazzaniga, famoso pallavolista, ne è la prova: un uomo di successo, ammirato, non certo uno sprovveduto di vita e sentimenti, eppure ha impiegato 7 anni e oltre mezzo milione di euro di debiti prima di uscire dalla trappola tesagli da una finta modella brasiliana.

Cazzaniga e il vero volto della modella brasiliana

La mente umana è complessa: chiede delle gratificazioni, ha bisogno di realizzare il “sogno” e, pur di crederci, a volte è disposta a pagare un prezzo molto, molto alto.

Io per natura e per mestiere (“è nato prima l’uovo o la gallina?”) tendo ad essere guardinga ma per coloro che sono pieni di fiducia verso gli estranei per fortuna esiste una regola che può indicare la via: se vi sembra “troppo bello per essere vero”… è perché probabilmente non lo è.

Approfondimenti

Se anche tu muori dalla curiosità di capire perché il fenomeno del Catfishing prede il nome dal “pescegatto” leggi qui:

(niente imbrogli)

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